Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: approvata l’intesa dalla Conferenza Unificata Stato – Regioni

La Conferenza Unificata Stato Regioni ha (finalmente) approvato l’intesa sui criteri di ripartizione delle risorse, le finalità, le modalità attuative e il monitoraggio del sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Entro 120 giorni dalla sottoscrizione, le Regioni e le Province autonome devono predisporre e trasmettere il programma attuativo a livello locali.

Per maggiori informazioni continua a leggere su dottor Lex.

Per la festa della mamma che lavora, un ebook da leggere e distribuire gratuitamente

Il 21 maggio torna la festa della mamma che lavora, una occasione per testimoniare che la distanza tra impresa, lavoro e famiglia può essere accorciata. 

 Non c’è un modo precostituito per festeggiare; è solo un giorno nel quale le aziende che aderiscono all’iniziativa mostrano la loro sensibilità nei confronti della famiglia e delle sue esigenze. Basta un gesto in questa direzione: aprire le porte ai figli dei dipendenti (che così vedono dove stanno mamma e papà quando vanno al lavoro), dare un gadget, organizzare un momento di incontro…

 In quest’ottica, dottor Lex e mamma Lex hanno pensato di mettere a disposizione dei genitori che lavorano, ma anche delle aziende più moderne e sensibili, dei direttori del personale e dei consulenti del lavoro, un ebook da potere leggere e distribuire gratuitamente.

Il libro è sulle norme che regolano le assenze dal lavoro dopo la nascita del figlio,  un tema fortemente sentito dalle aziende e dai genitori.

Clicca qui e scarica gratuitamente l’ebook

Buona lettura e buona festa della mamma che lavora

La Festa della mamma che lavora, nel 2010, è alla quindicesima edizione, è stata promossa  da due importanti quotidiani, ed ha riscosso l’adesione di multinazionali e piccole imprese.

Ecco alcune delle aziende  in cui si festeggia la mamma che lavora:

la  Peugeot (leggi l’articolo su Repubblica),  CHEP Italia (leggi l’articolo su informazione.it),  Kellogg (leggi il post su manageritalia.it), Dada (leggi il post), l’Atc di Torino, il Politecnico di Torino, Jansen Cilag del gruppo Johnson & Johnson, Ibm, Ikea, Kraft, Gabetti, Ermenegildo Zegna, Samsung, Prénatal, Ferrero, Sap, Sony,  Gruppo Quanta, Wind, Assonime, Abi, Colgate Palmolive, Contship.

All’iniziativa ha aderito anche il Colleggio dei geometri di Torino e provincia che ha organizzato un incontro dal titolo Mia mamma fa il geometra.

 

E’ in maternità, ma lavora da un’altra parte!

Si può fare oppure  no?

Sul punto fa  chiarezza l’INPS, con la circolare n. 62/2010, dove affronta varie questioni relative alle prestazioni economiche di maternià.

Durante il congedo parentale,  non si può intraprendere una nova attività lavoraiva.  Questa regola a vale, non solo per i lavoratori sublordinati, ma anche per i lavoratori a progetto.

I titolari di più raporti  subordinati a part-time, possono però decidere di utilizzare il congedo solo per uno dei rapporti di lavoro in atto.

Parità uomo – donna nel lavoro autonomo

La nuova direttiva stabilisce un quadro per l’attuazione negli Stati membri del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne che svolgono un’attività autonoma o che contribuiscono all’esercizio di un’attività autonoma, per gli aspetti che non sono disciplinati dalle direttive 2006/54/CE e 79/7/CEE, nonché dalla direttiva 2004/113/CE, per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura (v. art. 1).

Vedi  Posizione UE n. 8/2010 in G.U.U.E 12-05-2010, n C123

Lavoro autonomo e contribuzione figurativa per la maternità/paternità

Con la legge finanziaria per il 2007 e il DM 12-07-2007 è stata estesa la tutela della maternità/paternità agli iscritti alla Gestione  Separata INPS. Più precisamente, come si ricorderà, a seguito delle modifiche normative indicate:

- il diritto al congedo di maternità/paternità è stato riconosciuto ai lavoratori a progetto e categorie assimilate, agli associati in partecipazione e ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata;

- il diritto al congedo parentale, invece, è stato riconosciuto solo ai lavoratori/lavoratrici a progetto e categorie assimilate e limitatamente ad un periodo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino oppure entro il primo anno dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato.

Nei periodi in cui si ha diritto al congedo di maternità (ordinario, anticipato o posticipato), al congedo di paternità o al congedo parentale, oltre a fruire della relativa indennità economica, la lavoratrice o il lavoratore, hanno diritto all’accredito figurativo dei contributi ai fini pensionistici.

Con la circolare 12-05-2010, n. 64   l’INPS indica i principi e le modalità di calcolo della contribuzione figurativa nelle ipotesi in esame.

Per saperne di più, continua a leggere su dottor Lex

Prestazioni economiche di maternità

INPS circolare 29-04-2010, n. 62

La circolare esamina diversi aspetti delle prestazioni economiche che spettano durante il periodo di maternità. Più precisamente, vengono forniti chiarimenti e precisazioni sui seguenti temi:

- assegno di maternità dello Stato in favore delle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata;

- svolgimento di attività lavorativa durante la fruizione del congedo parentale;

- parto prematuro e interdizione prorogata dal lavoro disposta dai servizi ispettivi della Direzione provinciale del Lavoro;

- certificati medici redatti da medici convenzionati con il sistema SSN.

Approfondisci su www.dottorlex.it

Carta delle Pari opportunità e Uguaglianza sul lavoro

Con la firma dei segretari generali di UGL e CGIL diventa unanime l’adesione dei sindacati alla Carta delle Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro.

Il progetto ha l’obiettivo di creare un quadro di riferimento di valori entro il quale le aziende, che vi aderiscono spontaneamente, possono attivamente operare per la diffusione di politiche delle risorse umane e la valorizzazione di talenti e competenze individuali, nel rispetto delle pari opportunità.

Leggi e fai leggere, ne vale la pena e sorriderai

Una famosa giornalista televisiva americana ha condotto uno studio sui ruoli maschili e femminili a Kabul in Afghanistan, alcuni anni prima del conflitto afgano.
Ne è risultato, tra le tante cose, che le donne, per tradizione, camminano 5 passi dietro al marito.

Recentemente è tornata a Kabul e ha osservato che le donne continuano a camminare dietro ai loro mariti.

Il regime dei talebani ha fatto sì che camminino adesso ancora piu distanziate dai loro uomini, ma quello che lascia perplessi è che le donne sembrano felici di mantenere la vecchia tradizione.

La giornalista ha allora avvicinato una delle donne afgane e le ha

domandato:

“Come mai sembrate felici di questa vecchia tradizione che una volta avete cercato con tanta determinazione di cambiare?”.

 

“Le mine”, rispose l’interpellata senza esitazione.

Che dire…

dietro ogni uomo c’è una donna intelligente

8 marzo e novità normative

…forse volevano emanarli per la festa della donna e hanno “sforato” di qualche giorno? Non lo so e poco importante, quel che conta è che i provvedimenti in tema di donne e lavoro vengano emanati: da quelli più importanti alle circolari di per c.d. periodiche, che pure hanno tanta rilevanza pratica, consentendo di operare concretamente. Sopratutto quel che serve è che i provvedimenti “sospesi nel limbo” – vedi quelli in tema di conciliazioni e parti opportunità – scendano giù al più presto, senza voler attendere il prossimo 8 marzo!

Ecco in sintesi le ultime novità normative ed interpretative.

L’INPS, con la circolare n. 35 del 9 marzo 2010, fornisce alcune indicazioni in merito all’attribuzione dell’assegno di maternità concesso dai Comuni alle cittadine non comunitarie.

Sempre in data 9 marzo intervengono altre opportuni chiarimenti interpretativi e strumenti operativi. Ed infatti, da un lato, vengono ribaditi e chiariti ulteriormente gli effetti sospensivi della maternità sul rapporto di apprendistato (v. INPS mess. n. 6827/2010); mentre, dall’altro, viene pubblicata la nuova modulistica per i permessi giornalieri del padre lavoratore dipendente.

Infine, l’INPS con una circolare dell’11 marzo ha comunicato i valori di riferimento da prendere a base per il calcolo delle indennità di maternità (v. INPS circ. n. 37/2010).

Assegno familiare e di maternità concesso dai Comuni

Sono stati rivalutati gli importi dell’assegno familiare e di quello di maternità concessi dai Comuni e pagati dall’INPS.

Per maggiori informazioni continua a leggere su dottor Lex